Federico D

20 Marzo, 2018 - 20:54

Cavolo, sono rimasto a bocca aperta, e mi dispiace molto, sono felice che sia finita bene, tutto sommato.
Io ho iniziato a praticare l'apnea proprio per la pesca subacquea, quindi sono assolutamente pro pesca. Penso che sia un'attività praticabile in sicurezza, se si usano determinati criteri, e sono sicuro che sarebbe possibile metterli in pratica. Tuttavia, sono anche convinto che la strada della divulgazione delle norme tramite il semplice dialogo, non sia corretta, perchè non porterebbe a nulla. Alla fine, per quanto una persona possa stare attenta e rigorosa nei metodi, sempre persona rimane. Può sempre esistere il momento sbadato, soprattutto nella stanchezza, e nelle cattive condizioni meteo. Da un altro lato, penso anche che la sola volontà non sia sufficiente da parte delle persone per fare qualcosa per la sicurezza (spesso perchè sono le persone stesse a rifiutarsi. Penso che una legge che chiarisca i modi in cui è possibile praticarla sia l'unica soluzione, perchè metterebbe sullo stesso piano tutti quanti. Immaginiamo una legge che stabilisca che a pesca si deve essere sempre in due (due sub o sub e barcaiolo), si possa usare un fucile alla volta (in due), renda obbligatorio un patentino per la conoscenza delle norme di sicurezza, e magari altre cose. Sono sicuro che metterebbe a posto la sicurezza dei subacquei sotto tutti i punti di vista, e già che ci siamo regolamenterebbe anche le catture (specie, numero, taglia).
Non per essere polemico, ma per questo ho sempre visto fare poco da parte di molti pescatori, e ho sempre visto tanti che sono sempre stati pronti a condannare i pescatori di altro tipo, i natanti, la capitaneria, per qualunque motivo ed in modo arrogante. Ma senza delle regole precise cosa possono aspettarsi se non altro?

P.S. i costruttori di fucili, quando ci saranno norme generali, si adatteranno ( e con felicità in caso di modifiche, aggiuntive, per la sicurezza, sui vecchi fucili )