Alberto Bernardini

21 Marzo, 2018 - 11:02

Ciao grande Fede,
brutta storia davvero, sono sollevato che tu stia bene.
Che dire, ho letto gli altri commenti ... tutto giusto, il tema ha tante facce, informare-brevettare-diffondere consapevolezza-mitigare rischi-deprecare comportamemti errati, poi alla fine l'incidente capita anche ai più esperti, non credo che il tuo sfortunato compagno di pesca fosse un novellino.
E allora sono d'accordo con te, forse con le potenze che hanno raggiunto oggi i fucili subacquei merita una rivisitazione il meccanismo di sgancio che è ancora lo stesso degli anni 80.
Poche settimane fa durante una serata tiro sub organizzata nella piscina dove insegno è partito un colpo accidentale che per fortuna ha danneggiato solo le mattonelle ma ha messo molta paura a tutti.
I miei ospiti oltre che essere pescatori esperti erano stati ben istruiti e nell'arco dell'intera serata non credo sia mai accaduto che un uomo si sia trovato sulla linea di tiro di un fucile carico ma l'imponderabile è sempre dietro l'angolo.
Io propongo uno studio sulle forze sostenibili dai meccanismi di sgancio per provare a definire un protocollo di omologazione che li renda sicuri.
Chiudo esprimendo grande diffidenza per le cosiddette "sicure" che agendo banalmente come blocco al grilletto non aggiungono nulla alla tenuta del meccanismo e se vogliamo suggeriscono usi impropri dell'atrrezzo.
Ti abbraccio e prometto di venirti a trovare presto a Padova