Tre settimane fa è partito il nostro esperimento, 3 amici, 3 istruttori di apnea hanno deciso di intraprendere accompagnati da Rossella Elisio, il percorso di Mindfulness per Esploratori. Gli abbiamo chiesto di tenere una sorta di diario per darci di volta in volta un riscontro sui cambiamenti che hanno potuto osservare sia nella quotidianità, sia nell’allenamento in acqua. Così Giovanni Bianco, Nicola Manfredi e Alessandro Unali sono diventati i nostri esploratori della mindfulness, i pionieri di un percorso che, se confermato, potrebbe diventare una grande opportunità di miglioramento anche della performance apneistica. Pubblichiamo il diario dopo il terzo incontro perché abbiamo voluto aspettare che i nostri esploratori partecipassero almeno a 3 webinar e iniziassero ad avere una certa confidenza con le pratiche della mindfulness. 3 settimane sono poche per apprezzare pienamente i benefici della mindfulness, pochissime per ricondurli alla pratica dell’apnea, eppure qualcosa sembra essere già cambiato…
Gli abbiamo chiesto: Quali scoperte mi sta facendo fare la pratica di Mindfulness?
La scoperta principale sulla mindfulness è che si tratta di una pratica molto semplice ma per niente facile. Semplice perché non richiede particolari rituali, è molto essenziale nel suo approccio, non richiede una complessa preparazione tecnica e men che meno una qualche forma di fede o adesione ad un pensiero filosofico. Ma proprio questa semplicità, che spoglia la pratica di ogni orpello, la rende tutt’altro che facile perché la mia mente non è abituata a prestare attenzione al momento presente senza indugiare, spesso inconsapevolmente, in ricordi, progetti, riflessioni, paure e sogni che nel corso della meditazione, come in ogni azione del quotidiano, arrivano a distrarmi.
Le scoperte che sto facendo sono per ora collegate alle pratiche informali, ovvero all’invito che abbiamo ricevuto di prestare attenzione ai gesti di tutti i giorni. In particolare ho notato che nel mio lavoro di architetto la tendenza ad avere un pensiero laterale ha trovato un’eco nella mindfulness, che sta facendo da elemento catalizzatore e amplificatore di nuove sensazioni. Non vedo l’ora di andare avanti e sperimentare sempre di più.
La pratica della Mindfulness per quanto mi riguarda ha aperto le porte dell’ascolto. Ho trovato incredibile la quantità di informazioni che emergono praticando semplici esercizi di meditazione. Personalmente sono stato attratto da un percorso di Mindfulness non tanto per sviluppare capacità attentive nella vita di tutti giorni ma per capire se la pratica potesse in qualche modo aiutarmi nel migliorare i risultati sportivi. Sono un Apneista per passione ed un istruttore di Apnea per professione ed ho provato ad applicare i concetti appresi fino ad oggi sia nella pratica apneistica ricreativa che in quella professionale. I risultati che ho ottenuto sono davvero interessanti, ho notato apnee più serene, più lunghe, ed ho iniziato ad interpretare segnali del mio corpo in maniera del tutto nuova. Il semplice ascoltare, senza dare un giudizio, senza dare un nome alle emozioni ma semplicemente viverle mi ha permesso di aumentare in maniera considerevole le performance apneistiche aprendo un modo del tutto nuovo di andare in acqua, ovviamente ho beneficiato degli effetti anche sul lavoro. Applicare la Mindfulness all’Apnea non è ancora un automatismo, ho ancora pochissima esperienza, ma i risultati ad oggi ottenuti mi spingono a voler continuare questo percorso.
La settimana prossima l’argomento dell’incontro sarà: La consapevolezza – ampliare l’attenzione.
Le prossime domande per i nostri esploratori apneisti saranno:
Nella preparazione al tuffo hai deciso consapevolmente di focalizzarti su un oggetto di attenzione? Su quali aspetti del tuffo hai deciso di concentrarti?
Nelle diverse fasi del tuffo, vi è capitato di accorgervi di aver perso l’attenzione? e se sì, vi è stata utile la pratica allenata con la mindfulness per riportare l’attenzione dove desideravate?
Clicca qui per scoprire cosa hanno risposto!