“Il respiro degli abissi (un viaggio nel profondo)” di James Nestor 2015, ed. EDT
“Ma quanto resisti sott’acqua?” o “Fino a quanti metri scendi?” sono le due classiche domande che ci sentiamo rivolgere quando ci troviamo a parlare di apnea con chi non la pratica. Le nostre risposte, divise tra l’atteggiarsi, dichiarando misure e tempi, e lo snocciolare gli insegnamenti “zen”, spesso provocano una reazione del tipo “Voi siete matti, io morirei di paura, non ce la farei mai!”.
E proprio da qui che parte questo libro, dalle paure e dall’ignoranza che circonda l’apnea, attività tanto affascinante quanto sconosciuta. Nel 2011 James Nestor, scrittore e giornalista americano, viene mandato dalla rivista Outside a seguire il campionato del mondo di apnea che si svolge in Grecia. Appena inizia a documentarsi su questa disciplina semi-sconosciuta l’idea che gli si forma nella mente è quella di un “… bizzarro passatempo, tipo giocare a badminton o ballare il charleston, a cui la gente si dedica per poterne parlare alle feste o usarne il nome come indirizzo di posta elettronica.”
Quello che vedrà lo cambierà per sempre. Il suo primo contatto con l’apnea, fatto di emottisi ripetute, sambe e black-out, lo lascia sgomento e si chiede come possa esistere una competizione simile senza che nessuno intervenga a salvaguardare la vita e la salute degli atleti. Ma dopo le gare, frequentando gli apneisti nei bar dell’isola di Kalamata scopre che esiste qualcos’altro, qualcosa che va oltre le misure, la performance e i record, qualcosa che muove questi atleti, qualcosa che muove queste persone verso “… il posto più tranquillo sulla Terra”. Decide, quindi, di intraprendere un percorso che lo farà diventare apneista ma non solo: andando oltre “il cavo” e la parte puramente sportiva, scoprirà quanti ricercatori, per studiare il mare e approcciare nella maniera meno invasiva possibile le specie marine, ricorrano all’apnea . Il libro è un misto tra un saggio scientifico e un’autobiografia, e il percorso che si snoda attraverso le sue pagine corre lungo la storia dell’apnea, la fisiologia dell’immersione, le teorie sull’origine degli oceani e delle vita marina, le ricerche scientifiche attualmente in corso per la salvaguardia degli squali e per la comprensione del linguaggio delle balene, dei delfini e dei capodogli. Un testo dedicato a chi ha intenzione di andare oltre i manuali didattici e tecnici, e di avvicinarsi all’apnea attraverso lo sguardo di chi ha vissuto questa disciplina come guida ed ispirazione, permettendogli di entrare in contatto con il mare nella sua totalità, attraversando “… la porta che conduce agli abissi, in cui ogni cosa cambia e chiunque può attraversarla, persino io”.